Torrione Spinotti – Airolg

TORRIONE SPINOTTI (2072 m), parete Sud-Ovest

Il Torrione o “Parete” Spinotti è quella compatta e verticale parete di placche scure a forma di pala che sovrasta il sentiero che sale dal Rifugio Tolazzi al Rifugio Lambertenghi. Questo versante rivolto a W è sicuramente il settore più interessante dell’intera zona di scalata sportiva del Volaia. Vi si svolgono, oltre alla via qui presentata e alla gemella Davandi e Diedro, varie altre vie di impegno marcate Svab, Sterni, Zanderigo, Benet, Rossi-Mauro, Koubal.

Emiliano Zorzi, Umberto Iavazzo, 27 dicembre 2015.
250m • 6b+ (5c) • 4h • S1

Scalata sportiva varia e interessante, la più facile della parete, segue nella parte centrale una bella e logica fessura-rampa nerastra sopra evidenti strapiombi dove si alternano tratti tecnici ad altri più fisici. Alcuni brevi passi friabili sui primi facili tiri, mentre qualche altro tratto nella parte centrale è soggetto al bagnato dopo piogge. I primi due tiri erano già attrezzati per un precedente tentativo (probabilmente da Paolo Pezzolato). Via interamente attrezzata spit-fix a distanza abbastanza ravvicinata. Utili 16 rinvii e una corda da 80 m (o due mezze corde da 60 m) per la discesa a doppie sulla via.

Avvicinamento: dal parcheggio del Rifugio Tolazzi si segue il sent. 144 per il Rifugio Lambertenghi per ca. 0h45 fino alla base del dosso erboso in cima al quale si vede la rinnovata ex casermetta della finanza. Ad uno degli ultimi tornanti sotto la costruzione si imbocca sulla dx una traccia (q. 1756) i cui primi metri un po’ nascosti nei mughi mentre poi diviene più marcata, che consente di salire direttamente per il ripido fondo del vallone detritico fino a raggiungere il sent. 145 ca. 50 m sotto l’inizio del tratto attrezzato del Sentiero Spinotti (q. 1850). Praticamente in questo stesso punto, dopo pochi passi, il sentiero viene abbandonato nuovamente, uscendone verso dx per costeggiare la parete (fin qui 1h15 dal parcheggio). Una labile traccia prima per ghiaie e poi sull’erba taglia i ripidi prati della terrazza inclinata che sorregge il Torrione Spinotti (un paio di segni rossi) con un breve tratto in ripida discesa per evitare uno zoccolo di rocce e poi in piano (qualche ometto). Dove l’erba si esaurisce per lasciare posto a una colata detritica, si traversa pochi metri sulle ghiaie trovando 2S+maillon (sosta per la discesa a doppie lungo lo zoccolo – vedi sotto). Qui si sale per un canalino roccioso (p. III, 1S) alla soprastante terrazza di ghiaie inclinate, sulla quale si tende a dx verso la base di una costola appoggiata di rocce biancastre. 2S con maglia rapida e nome della via “Airolg” inciso nella roccia. In totale 1h45 dal parcheggio.

Per chi proviene dal Rifugio Lambertenghi si scende 5 min. verso valle sul sent. 144, imboccando a sx il Sentiero Spinotti (tabelle, segn. 145). Dopo 0h15, 50 m prima della scaletta di legno con cui inizia il tratto attrezzato (q. 1850), si imbocca sulla dx la traccia sotto la parete (vedi accesso precedente).

Salita:
1) Si sale per parete gradonata e placchette inclinate con qualche detrito (35 m; 4c; 7S).
2) Si supera sulla dx della sosta un gradino di roccia delicata, sopra il quale una facile placchetta e un breve traverso a dx con qualche ciuffo d’erba porta alla comoda sosta sotto uno strapiombetto (20 m; p. 5a, poi II e III; 4S).
3) Si traversa a dx per roccia un po’ scagliosa, salendo poi un caminetto a cui segue una placca marmorea con alcuni movimenti tecnici (35 m; 6a; 12S).
4) Si prosegue per placca fino a un comodo terrazzino dove inizia la parte verticale della parete (30 m; 5c; 10S).
Qui si stacca sulla sx la via Davandi e Diedro.
5) Si scala una verticale paretina a gocce (umida dopo piogge), traversando poi a sx sotto una fascia strapiombante. Si rimonta, in diagonale a sx, una sporgenza rocciosa sopra la quale si sosta scomodamente (20 m; 6a; 9S).
6) Si supera una bella e liscia fessura di roccia scura obliqua verso dx, cui segue un tratto più gradonato. Un ultimo tratto verticale poco a dx della prosecuzione della linea di fessure permette di raggiungere una esposta sosta (25 m; 6a; 11S).
7) Si prosegue lungo la linea di fessure con andamento verso dx, per caratteristiche scaglie di roccia spiovente e liscia (arrampicata non semplice). Il secondo tratto del tiro, più semplice, porta a una sosta sotto una fessura-diedro arcuata (20 m; 6b; 9S).
8) Si scala la profonda fessura-diedro arcuata, la cui faccia sx è costituita da una placca liscia e verticale. Sopra la fessura, si riviene la sosta sulla dx (20 m; 6b+; 7S).
9) Si scala interamente la soprastante placca (dopo pochi metri movimento di difficile lettura), assecondandone i tratti più accessibili fino a raggiungere la sommità della parete (40 m; 6a, p. 6b; 16S).

Discesa:
Vi sono due diverse possibilità:
a) dall’uscita della via si prosegue lungo la ripida dorsale di placchette rocciose ed erba (1S all’inizio) che conduce all’ampia sommità del Torrione Spinotti (120 m; I, II; 0h15 dall’uscita della via). Percorrendo verso dx (NW) la schiena erbosa si raggiunge in pochi minuti il Sentiero Spinotti (segn. 145), per il quale, scendendo verso sx lungo il tratto attrezzato, si rientra a valle e al Rifugio Tolazzi in ca. 1h40 (2h dall’uscita della via).
Nel caso si segua questa opzione di discesa bisogna tener conto di non aver lasciato niente all’attacco della via.

b) a corda doppia lungo la via (disponendo di una corda da 80 m, riferirsi alla foto per la sequenza più efficace) ritornando all’attacco della via e quindi ai 2S+maillon incontrati alla fine della cengia erbosa d’avvicinamento. Da qui si può ripercorrere a piedi la cengia verso il Sentiero Spinotti oppure, soluzione più rapida e meno faticosa, proseguire la discesa doppie lungo il sottostante zoccolo roccioso:
CD1: 45 m (o ev. 25+20 m utilizzando una sosta intermedia) lungo il sottostante canale detritico; sosta sulla dx (faccia a valle) sul ciglio della sottostante parete verticale.
CD2: 40 m in verticale; sosta spostata sulla sx (bollo rosso) in centro a una placca.
CD3: 30 m fino alla base della parete dello zoccolo.
Da qui si scende rapidamente il sottostante ghiaione fino al sent. 144, che in 0h20 porta al Rifugio Tolazzi (2h dall’uscita della via).

La foto in HD è scaricabile dal seguente link:
– foto con tracciato

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