Pilastro Gloria – Pari o dispari

CRESTA BERDO – Pilastro Gloria (top. prop.), 2076 m – spigolo nord

Emiliano Zorzi, Umberto Iavazzo, luglio-agosto 2020.

Prima salita: Roberto Geromet, Emiliano Zorzi, Max Buzzinelli, 10 agosto 2021.

350 m • 6c (6b) • 6h • S1 • roccia da buona a ottima, qualche passo ripulito

Si svolge sull’evidente pilastro (toponimo proposto dai salitori della via) che si innalza alla fine del costolone che scende dalla q. 2308. La via, in ambiente severo e dalla linea accattivante ed esposta, si sviluppa a cavallo del netto spigolo nord. L’arrampicata alterna belle lunghezze dal carattere spiccatamente sportivo su roccia solida a tratti relativamente più semplici che richiedono un po’ di esperienza sul terreno tipico delle grandi nord delle Giulie. La spittatura è ravvicinata e le difficoltà relativamente moderate, ma da non sottovalutare l’impegno complessivo della giornata.

Accesso: dal Bivacco Stuparich si segue il sentierino per la Ferrata Amalia per 15 min. fino sotto la Torre Palizza. Qui si attraversa verso sinistra il ghiaione rinvenendo, sotto lo zoccolo di rocce e mughi della torre, una labile traccia (om. e bollo rosso sbiadito all’inizio; vedi foto e cartina) che aggira in leggera salita detto zoccolo giungendo all’ampio anfiteatro sotto il settore orientale del grandioso versante settentrionale del Montasio. Ci si dirige verso est in direzione delle pareti della Cresta Berdo, per terreno erboso aperto cosparso di massi, preferibilmente tenendosi alti alla base dei ghiaioni per evitare campi di fitta vegetazione (qualche om.). Si raggiunge la parete dove lo sperone del Pilastro Gloria affonda più in basso nel ghiaione. Si sale per ripide ghiaie costeggiando detto sperone sul lato est per ca. 50 m di dislivello. Attacco contrassegnato da bollo rosso (spit visibili); possibile neve ad inizio stagione; quota 1820 ca.; 45 min. dal bivacco; 2 ore dal parcheggio di Val Saisera o dal Rifugio Grego.

Salita:

  1. Si affronta una bella parete verticale lavorata con ottime prese (15 m; 5a).
  2. Si sale sulla destra per parete ripida ma articolata (spesso bagnato) a fianco di un colatoio. Un ultimo tratto facile ma con detriti porta alla sosta su comodo terrazzo (35 m; 5b, alla fine II).
  3. Si scala all’interno di un colatoio levigato (25 m; 5a, pass. 5c).
  4. Per paretine lungo lo spigolo a sinistra di un camino-canale (35 m; 5b).
  5. Si va qualche metro a sinistra per poi scalare una compatta parete verticale. Alla fine, in corrispondenza di alcuni tasselli senza piastrina (sosta rimossa) si traversa a destra alla sosta, poco visibile, su esposto terrazzino (25 m; 6b).
  6. Stando a destra dello spigolo si sale per paretine di roccia non sempre solida, scavalcandolo poi sulla sinistra. Con un ultimo passo verso destra (roccia ripulita) si è ad una sosta (per discesa) sotto un torrione staccato. Conviene girare sulla destra lo spigolo dove si trova la sosta di salita (35 m; 5c).
  7. Montare in cima al torrione per la spaccatura che lo separa dal corpo principale. Affrontare una fessura strapiombante molto esposta a sinistra dello spigolo che alla fine, dopo una clessidra con cordone, si scavalca verso destra salendo poi facilmente alla sosta (30 m; 6c).
  8. Si prosegue per un camino a destra dello spigolo da cui si esce sulla destra per rocce articolate. Oltre ad un grosso masso appoggiato nel camino, si obliqua a sinistra, andando poi a scavalcare lo spigolo per giungere a una sosta esposta. NB: la sosta ben visibile sulla destra è di discesa (35 m; 5a).
  9. Ci si alza con difficile movimento iniziale a sinistra dello spigolo, ripassando poi verso destra il filo dello spigolo. Ci si alza per placca compatta quasi verticale, traversando da ultimo qualche metro a destra alla sosta (25 m; 6a+).
  10. Si scala una fessura verticale fin sotto una paretina giallastra. Si traversa a sinistra sullo spigolo (roccia delicata, ripulita) salendo poi per questo alla vicina sosta (20 m; 6a).
  11. Si sale per la placca articolata a sinistra dello spigolo, superando un passo più liscio quasi alla fine (30 m; 5b, pass. 6a).
  12. Dopo un breve tratto di gradoni rotti con erba, si sale una paretina verticale scura sulla sinistra per poi ritornare sulla destra alla sosta pochi metri sotto la cima del pilastro (25 m, 5c, pass. 6a).

Discesa: a doppie lungo la via, utilizzando sui tiri 9 e 7 le soste di sola discesa segnalate in relazione. Sufficiente una sola corda da 60 m. 1h30 fino alla base della via.

visualizza/scarica qui l’immagine 1 e l’immagine 2 del tracciato in HD

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